E’ stato reso noto (Avvenire 23/2/24) che sarà discusso dalle Commissioni riunite di Giustizia e Affari Sociali il progetto di iniziativa popolare “un cuore che batte” (G.U. 114 del 17/5/23), che vorrebbe introdurre nella L.194/1978 sulla Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) l'obbligo per il medico di far vedere la morfologia del nascituro alla donna che chiede la IVG e di farle ascoltarne il battito del muscolo cardiaco.La proposta prevede l’introduzione all’art.14 della L.194/1978, del comma 1 bis che recita: «Il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza ai sensi della presente legge è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso».  Riteniamo doveroso, come OMCeO di Belluno, esprimere la nostra piena contrarietà a questa proposta, che imporrebbe alla comunità professionale medica comportamenti inaccettabili, in quanto scorretti sia eticamente che deontologicamente che scientificamente.

pdf Cuore che batte 26 03 2024 (1.16 MB)